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Una firma per il futuro delle Aree Marine Protette Mediterranee

Si è tenuta martedì 29 giugno la seconda conferenza locale di TuneUp. Il progetto europeo da oltre un anno è impegnato a coinvolgere la comunità di Cabras in un percorso che conduca a disegnare e costruire un futuro sostenibile per l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, quadrante marino costiero del golfo di Oristano di inestimabile valore ambientale. La conferenza ha avuto luogo presso il Centro Polivalente di via Tharros, e si è conclusa con la sottoscrizione del Documento di Intenti da parte di Andrea Abis, sindaco di Cabras e Presidente dell’AMP, e da Giuseppe Sanna, presidente della Consulta dei Giovani. Sono intervenuti anche Massimo Marras, direttore dell’AMP, e Giancarlo Gusmaroli, esperto di governance ambientale che ha curato il progetto insieme al team della Fondazione MEDSEA, capofila in Sardegna di TuneUp.

Il Documento d’Intenti sottoscritto dal sindaco Abis e dal presidente della Consulta Giovani Sanna contiene le motivazioni, gli obiettivi e gli indirizzi organizzativi che pongono le basi per la definizione di un “Contratto di Area Marina Protetta”, strumento volontario di governance partecipata basato sull'esperienza dei Contratti di Fiume testati nel precedente progetto WetNet (cofinanziato nell’ambito del programma europeo Interreg Med 2014-2020) e previsti a livello normativo nazionale per la gestione integrata dei corpi idrici (art. 68bis del Testo Unico Ambientale).
TuneUp è cofinanziato dal Programma di Cooperazione Transnazionale, che coinvolge 12 partner da 7 Paesi (Spagna, Francia, Slovenia, Albania, Montenegro, Grecia e Italia). Il progetto, cominciato a fine 2019 e con termine previsto entro il 2022, nasce dall’esigenza di migliorare lo stato di conservazione della biodiversità nel contesto delle Aree Marine Protette (AMP) mediterranee. L’approccio proposto da TuneUp mira al coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni locali per l’elaborazione condivisa di programmi d’azione per la gestione integrata delle AMP, che includano in modo sinergico le istanze sociali ed economiche dei territori interessati. Protagonisti, temi e soluzioni, tenuti insieme attraverso un processo decisionale partecipato, contribuiranno a definire struttura e sostanza del Contratto di Area Marina Protetta, accordo formale a partire dal quale i diversi soggetti aderenti saranno chiamati a dare vita ad una gestione co-responsabile delle aree interessate. Il progetto TuneUp opera in dieci aree marine protette mediterranee. Saranno queste a diventare i luoghi fondamentali di una gestione coordinata e sinergica che vorrebbe estendersi a tutto il bacino del Mare Nostrum.

La Fondazione MEDSEA, uno fra i 12 soggetti coinvolti nel progetto, ha individuato l’Area Marina Protetta della Penisola del Sinis e dell’Isola di Mal di Ventre e il Comune di Cabras come partner locali per l’implementazione delle attività di TuneUp. Entrambi collaborano già con MEDSEA all’interno della cornice di Maristanis, il progetto di tutela e sviluppo sostenibile delle zone umide del golfo di Oristano che lo scorso febbraio, con la firma del “Contratto delle Zone Umide e Costiere”, ha vissuto un momento importante del suo percorso. Dieci comuni lambiti dalle 6 Zone Ramsar hanno deciso di unirsi nella gestione integrata di queste importantissime aree naturali. L’Area Marina Protetta e il Comune di Cabras a cui essa è legata hanno rappresentato gli interlocutori ideali per la traslazione dello strumento del Contratto al contesto marino. Nel corso degli incontri preliminari tra Fondazione e partner locali per l’avvio del progetto è emersa la possibilità di sperimentare l’implementazione dello strumento con la Consulta dei Giovani di Cabras. Gli esperti di MEDSEA hanno organizzato e condotto tre “laboratori territoriali” (articolati nella logistica secondo le limitazioni imposte dalla pandemia) durante i quali sono stati riconosciuti insieme ai rappresentanti dei giovani locali le valenze, i problemi e gli obiettivi gestionali che hanno dato forma al Documento di Intenti. La formalizzazione di questo atto capitalizza le idee e le prospettive animate dall’energia delle giovani generazioni, custodi e avanguardie dell’idea di relazione fra istanze economiche e ambientali.

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