GRRInPort2 – Gestione delle acque, dei Rifiuti e dei sedimenti per Ridurre l’Inquinamento fuori dai Porti
Il progetto GRRinPort2 (2023-2026) nasce come capitalizzazione del progetto GRRinPort (2018–2021) e ha l’obiettivo di affrontare in chiave innovativa le problematiche ambientali legate ai porti, alle foci dei fiumi e alle aree costiere. Queste aree, spesso compromesse da intense attività antropiche, sono soggette a inquinamento chimico, biologico e fisico. Il progetto si inserisce in una logica transfrontaliera che coinvolge Italia e Francia, e adotta un approccio integrato e multidisciplinare, con attenzione a digitalizzazione, sostenibilità e transizione ecologica. L’intento principale è la gestione integrata delle acque, dei rifiuti spiaggiati e dei sedimenti marini contaminati. GRRinPort2 si propone di sviluppare soluzioni operative e replicabili in diversi contesti portuali del Mediterraneo attraverso protocolli condivisi di monitoraggio, linee guida per il trattamento ecologico dei materiali contaminati e una nuova consapevolezza delle comunità che abitano gli ambienti caratterizzati dalla presenta di porti e fiumi. GRRinPOrt2 è organizzato in tre Work Package (WP), tre moduli di ricerca e d’azione organicamente legati fra loro.
Il WP1, dedicato al monitoraggio delle acque, si concentra sull’analisi della qualità delle acque marine e fluviali. Vengono impiegati droni dotati di termocamera per individuare la presenza di contaminazione fecale, grazie anche a software sviluppati appositamente per l’elaborazione dei dati raccolti. Le aree di studio includono siti pilota in Toscana (Pietrasanta, Viareggio, San Vincenzo, Castiglione della Pescaia, Orbetello), Sardegna (Rio Foxi, Canale Palma) e Corsica (Saint Florent, Centuri). Durante le azioni pilota saranno eseguite analisi microbiologiche per quantificare la presenza di Escherichia Coli, Enterococchi e Coliformi, al fine di definire lo stato ambientale e guidare gli interventi futuri.
Il WP2 si occupa della raccolta, classificazione e trasformazione dei rifiuti spiaggiati, in particolare quelli vegetali (alghe, foglie, detriti, erba). Verranno testati processi di carbonizzazione idrotermica (HTC) e digestione anaerobica (DA), capaci di trasformare materiali a basso valore in risorse utili: biogas, fertilizzanti, e additivi per la produzione di bioplastiche. Saranno inoltre analizzati gli attuali flussi e i sistemi di raccolta, e i risultati dello studio produrranno linee guida e piani di gestione condivisi. Sono previsti anche diverse azioni di sensibilizzazione delle comunità locali.
Il WP3 si impegnerà invece ad affrontare il recupero dei sedimenti marini contaminati I campioni saranno sottoposti a caratterizzazione chimico-fisica e tossicologica. I trattamenti prevedono l’utilizzo di tecniche biologiche e di ossidazione avanzata, e l’impiego di hydrochar come additivo per il recupero. L’obiettivo è restituire valore ai sedimenti, riducendo l’impatto ambientale delle operazioni di dragaggio e ottimizzando la gestione dei materiali contaminati.
Una più approfondita descrizione del progetto e dei partner si trova nel sito dedicato, che ospiterà una attenta cronaca del suo sviluppo nei tre anni di durata previsti. Gli articoli verranno puntualmente pubblicati sul profilo dei tre social network selezionati per la diffusione.
Sito del progetto: https://interreg-marittimo.eu/web/grrinport2/
Pagina Facebook: @InterregIT-FRGrrinport2
Pagina Linkedin: @InterregIT-FRGRRInPORT2
Pagina Instagram: @Interregrrinport2

Siti pilota
Partner
GRRinPort2 si fonda su una rete di partner altamente specializzati, ciascuno con ruoli specifici ma integrati in una logica multidisciplinare e sinergica.
• DESTEC-UNIPI (capofila): coordina il progetto e guida WP1 e WP2. Attraverso il Laboratorio LISAP, svolge attività di monitoraggio ambientale con droni, analisi dei rifiuti e sperimentazione di tecnologie innovative per la valorizzazione dei sedimenti.
• ISPRA: fornisce supporto tecnico-scientifico, in particolare per il WP3. Supervisiona le analisi ecotossicologiche, la pianificazione dei campionamenti e l’elaborazione dei dati. Coordina anche la fase di trattamento dei sedimenti presso la sede di Livorno.
• DICAAR-UNICA (Università di Cagliari): si occupa del trattamento dei rifiuti vegetali con carbonizzazione idrotermica e digestione anaerobica, delle analisi microbiologiche delle acque e del supporto tecnico alle azioni sul recupero dei sedimenti.
• OFB-PNMCCA (Corsica): agisce operativamente nei siti pilota corsi in tutti e tre i WP. Esegue i voli con droni, raccoglie campioni d’acqua e sedimenti, e partecipa alla valutazione dei sistemi di gestione esistenti.
• ATO Toscana Sud: coordina le attività locali in Toscana, in particolare le campagne di raccolta e caratterizzazione dei materiali spiaggiati. Supporta il capofila nel coordinamento con i gestori dei servizi ambientali.
• Fondazione MEDSEA: responsabile della comunicazione del progetto. Oltre alle attività divulgative e di sensibilizzazione, collabora alle operazioni tecniche in Sardegna, con particolare attenzione al monitoraggio tramite droni e alla gestione dei sedimenti.
• Petra Patrimonia Corse (PPC): supporta OFB in Corsica con assistenza tecnica, campionamenti e analisi microbiologiche. Gestisce il trasporto dei materiali tra i siti pilota e promuove eventi locali di comunicazione e disseminazione.
Budget complessivo
1.560.000,00 €
(di cui FESR 1.248.000,00 €)
Budget MEDSEA
160.000,00 €
Periodo
2025 – 2028