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Ricco calendario MEDSEA per la Giornata Mondiale delle zone umide: 40 appuntamenti

 In Sardegna la Giornata Mondiale delle Zone Umide del 2 febbraio si festeggia tutto il mese con un ricco calendario di appuntamenti nell’Oristanese tra escursioni, birdwatching e visite negli stagni e nelle lagune in bici, barca, kayak e a cavallo. 
Il mese di febbraio in Sardegna è un invito ad un viaggio, alternativo ed ecologico, per gli stagni e le lagune dell’Oristanese, terre d’acqua tra le più estese in Sardegna. 

Quasi quaranta appuntamenti per una full immersion tra stagni e lagune, messi insieme nel cartellone di eventi in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day) dalla fondazione MEDSEA, che ricade nel 51mo anniversario dalla convenzione RAMSAR che riconosce la rilevanza internazionale delle zone umide e identifica le aree più ricche dal punto di vista della loro biodiversità avifaunistica. La Sardegna, con attualmente 9 aree RAMSAR su 57 zone identificate in Italia e ben il 17% della superficie complessiva nazionale, è una delle regioni con la maggiore quantità ed estensione di questi importanti bacini, per lo più costieri, tra cui l’ultimo nato alla foce del Rio Posada. 

ITINERARI NATURALISTICI TRA GLI STAGNI 

Tantissimi gli eventi organizzati dalla Lipu Oristano, Afni Sardegna, Fai Oristano, Area Marina Protetta del Sinis – Isola Mal di Ventre, associazioni, cooperative ed imprese, pensate per i locali, ma anche per i turisti del “fuori stagione”. 
Si inizia dal 5 febbraio e per tutti i weekend del mese con le escursioni in gozzo nella Laguna di Marceddì (Terralba) con partenza alle prime luci dell’alba - e replica nel pomeriggio - per apprendere le antiche tecniche di pesca e imparare a riconoscere l’avifauna della laguna. Le visite si spingeranno anche più al largo, in mare, nei pressi Capo Frasca, il 5 e il 6 febbraio, per l’osservazione dei mammiferi e degli uccelli marini.

I passeggeri a bordo saranno guidati dagli esperti naturalisti della Lipu Oristano e dell’Afni – Associazione fotografi naturalisti Italiani - Sardegna, nel riconoscimento dell’avifauna – in particolare delle berte -, e supportati nelle tecniche di fotografia naturalistica. Una biologa marina, con l’ausilio di una sonda nel mare, permetterà ai partecipanti di ascoltare la voce dei delfini che popolano queste aree. Gite in barca in partenza anche dal porticciolo di Torre Grande (Oristano) ogni weekend dalle 12 alle 15 con Sinis Yachting, per godere delle ore più calde della giornata con vista sulla laguna di Mistras e aperitivo davanti alle rovine dell’antica città fenicia di Tharros.
 
 
Le escursioni naturalistiche con birdwatching si svolgeranno anche in kayak e via terra negli stagni di Cabras e di Mistras (Cabras), condotte dalla cooperativa Alea il 6, 13, 20 e 26 febbraio e a cavallo tra le lagune di Marceddì (Terralba) e S’Ena Arrubia (Arborea), il 13, 26 e 27 febbraio, a cura de L’Oasi del Relax di Arborea. Sabato 12, doppio evento: in bici con partenza da Terralba, ciclopedalata lungo le lagune di Marceddì e S’Ena Arrubia anche in bici. Anche la Cooperativa Pescatori Arborea, Nieddittas, per l’occasione, e passeggiata avifaunistica nello stagno di Corru Mannu, dove ha sede lo stabilimento Nieddittas, condotta dagli esperti della Lipu Gabriele Pinna e Franco Sotgiu. 
 
Tra le esperienze più inedite nella natura il 5 febbraio dalle ore 17, l’escursione a Sale ‘e Porcus, uno dei pochi siti in Sardegna in cui è possibile l’osservazione delle Gru che in questo stagno sostano tra fine di novembre e febbraio, prima di riprendere la loro rotta migratoria verso il nord Africa. 
 

ITINERARI ED INIZIATIVE CULTURALI E FORMATIVE 
 
Due luoghi simbolo del territorio degli stagni saranno aperti per l’occasione. A Marceddì (Terralba) si potrà visitare la Torre Vecchia domenica 13 febbraio e sabato 19; domenica 20 febbraio, aprirà le porte per le visite guidate l’idrovora del Sassu (Arborea, strada provinciale 49) dalle ore 9.  L’associazione culturale Selas accompagnerà invece i visitatori nello stagno di San Giovanni (Terralba) per una passeggiata naturalistica, tra archeologia e storia il 26 febbraio, dove si potranno ammirare le rovine del villaggio neolitico e delle ville puniche.   
 
Non mancheranno anche gli eventi formativi: giovedì 10 febbraio, in diretta da facebook (@medseafoundation) si svolgerà il Convegno “Ambiente, Zone Umide e Sostenibilità – Le Sfide della comunicazione” con Vania Statzu - vicepresidente MEDSEA, Sara Segantin - scrittrice e divulgatrice scientifica, Matilde Schirru – ricercatrice IBE – CNR, Chantal Menard – Communication Expert MedWet. 
 
Venerdì 18 febbraio, nelCentro Polifunzionale di Cabras (ore 17:00) si svolgerà il Workshop sui monitoraggi del Fratino che porterà gli ultimi numeri sulle rilevazioni di questa specie fortemente minacciata*, a cura dell’Area Marina protetta della Penisola del Sinis, cooperativa Alea e Lipu Oristano. 
 
Diverse le iniziative educative per le scuole, il concorso MEDSEA Terre d’acqua, dedicato alle scuole dei comuni del progetto Maristanis e che si svolge per tutto il mese di febbraio, per raccontare gli stagni in un disegno o un fumetto e la visita guidata alla pineta di Arborea e allo stagno di Pauli Pirastru per le scuole di Siamanna e Siapiccia, in collaborazione con l’Uos Forestas di Arborea.   
 
Infine, domenica 27 febbraio, nella Laguna di Mistras / Mare Morto, a partire dalle ore 9:30 sarà possibile partecipare alla Giornata ecologica – Clean up collettivo organizzato dall’Area Marina protetta del Sinis. 
 
Il calendario completo degli eventi su visitmaristanis.it 
 
PROMUOVIAMO LA CULTURA DELL’AMBIENTE CON GLI STAGNI 
 “Ogni anno organizziamo questo appuntamento assieme ai partner locali, all’interno del progetto di tutela, valorizzazione e governance delle zone umide dell’Oristanese Maristanis – spiega Alessio Satta presidente della Fondazione MEDSEA – quest’anno siamo particolarmente felici della risposta dal territorio, nonostante il periodo di grande incertezza che stiamo attraversando, che dimostra non solo la capacità di fare squadra, ma anche di impegnarsi per difendere le proprie risorse e far conoscere meglio questi ambienti straordinari ad un pubblico sempre più ampio”. 

“Con questo calendario di iniziative – spiega Gabriele Pinna portavoce della Lipu Oristano – ricordiamo la Convenzione di Ramsar, primo vero trattato internazionale riguardante la conservazione e la gestione degli ecosistemi naturali, nato nel 1971 per rispondere all'esigenza di invertire il processo di trasformazione e distruzione delle zone umide quali ambienti primari per la vita degli uccelli acquatici, che devono percorrere particolari rotte migratorie attraverso diversi Stati e Continenti per raggiungere ad ogni stagione i differenti siti di nidificazione, sosta e svernamento”. 
 
Foto kayak Cooperativa Alea

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