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SATURN incontra i ragazzi del De Castro di Oristano per parlare di anti-strascico

Il team di SATURN - strutture antistrascico per difendere l'Area Marina Protetta della Penisola del Sinis dalla pesca a strascico illegale - ha incontrato i ragazzi del Liceo De Castro di Oristano nei giorni scorsi. Dall’importanza degli habitat e degli ecosistemi marini, come le praterie di Posidonia oceanica e il coralligeno, al danno irreversibile che la pesca a strascico può apportare ai fondali delle aree marine protette e tutelate, da qui l’azione comune di pesca, ricerca e ambiente per prevenire queste minacce. Queste le tematiche trattate dalla responsabile dei progetti a mare MEDSEA, la biologa marina Francesca Frau, assieme all’Associazione Flag pescando Sardegna Centro per voce di Nicoletta Galisai e Giorgio Massaro dal Centro IAS CNR di Torregrande  
 
I ragazzi, una quarantina circa, che stanno svolgendo un percorso di P.C.T.O. in EcoScienza e Agenda 2030, hanno avuto modo di conoscere il progetto: dalla fase di coinvolgimento della comunità di pescatori locali, alla progettazione dei sistemi di antistrascico a tutela degli habitat marini sensibili e della piccola pesca artigianale, fino alla recente messa in posa dei dissuasori al largo della Costa del Sinis, a cui seguiranno le attività di monitoraggio che mirano a rilevare eventuali miglioramenti in termini di ripopolamento ittico nell’area interessata dall’intervento. 
 
Il progetto Saturn, finanziato da ARGEA con fondi FEAMP 2014-2020, sta entrando nella sua ultima fase, quella dei monitoraggi sui fondali interessati dal posizionamento dei dissuasori posizionati lo scorso febbraio per rilevare lo stato di ripopolamento della fauna ittica. Analisi che verranno eseguite nelle prossime settimane dallo IAS CNR di Torregrande 
 
Ai ragazzi del De Castro è stato anche presentato il drone subacqueo, capace di monitorare i fondali e rilevare lo stato di salute delle praterie marine di Posidonia oceanica, fondamentali per garantire l’apporto di ossigeno e il riparo necessario alla sopravvivenza della fauna marina e delle sue diverse specie. 
 
Gli esperti, dai settori della biologia marina, dell’ambiente e della ricerca e dal settore produttivo della pesca, hanno ribadito la necessità di un’azione collettiva ed interdisciplinare a tutela del mare, dei suoi ecosistemi, così come della sua biodiversità. 

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