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Come ridurre il consumo di energia? 22 semplici consigli

Vi ricordate quella canzoncina di Sergio Endrigo del 1969 che faceva più o meno “Era una casa molto carina, senza soffitto, senza cucina. Non si poteva entrarci dentro, perché non c’era il pavimento, non si poteva andare a letto… Ma era bella, bella davvero, in via dei matti numero 0”. 
La casa in via dei matti oggi è una casa di persone che stanno attente ai consumi. Vi sono tante azioni che si possono fare per ridurre il consumo di energia e delle materie prime energetiche 
Come si può quindi ridurre il consumo di energia nelle nostre case? 
Alcune attività sono molto semplici e si possono adottare immediatamente, con nessun investimento o investimenti minimi. E oggi ci occuperemo di questo. 
  1. Spegnete le luci nelle stanze in cui non siete. Sembra una cosa stupida, eppure sono le piccole distrazioni che minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno fanno girare il contatore dell’elettricità. Fate attenzione anche alle luci nascoste, come i LED integrati nelle cucine o negli armadi. 
  2. Comprate lampadine efficienti: preferite i LED che hanno una durata ed efficienza superiore e, se riuscite, lampade dimmerabili che permettono di gestire l’intensità dell’illuminazione e quindi ridurla quando non serve. 
  3. Comprate elettrodomestici ad elevata efficienza energetica e ad elevato risparmio idrico. 
  4. Spegnete sempre gli elettrodomestici: talvolta, purtroppo, spegnerli non basta perché rimangono in stand-by, come la TV. In questo caso, la soluzione è quella di collegare gli elettrodomestici a delle prese multiple che hanno la possibilità di accedersi e spegnersi (ovvero di aprire e chiudere il circuito elettrico). Nel caso in cui gli elettrodomestici siano direttamente collegati ad un interruttore che apre e chiude il circuito, tenete l’interruttore su off o zero quando non lo utilizzate. 
  5. Consuma anche il modem: spegnetelo se non siete in casa. E in generale collegate alla presa gli elettrodomestici solo quando dovete utilizzarli (fatta eccezione per quelli che devono rimanere sempre collegati come il frigorifero, le caldaie o le luci di sicurezza). 
  6. Non lasciate collegati alla presa elettrica i caricabatterie di cellulari, pc ealtro: ogni caricabatterie consuma 1 kWh ogni 1000 ore di attività, sia che sia collegato ad un apparecchio da ricaricare, sia che sia da solo. Sembra poco, ma moltiplicate per ogni caricabatterie posseduto da ogni persona che vive in casa. 
  7. Usate correttamente gli elettrodomestici. Chiudete bene la porta del frigo e del congelatore e non riponetevi all’interno cibo o prodotti caldi. Usate la lavastoviglie a pieno carico e preferite i programmi ECO che minimizzano la quantità di acqua e di energia. Stesso discorso per la lavatrice, ma in questo caso verificate la possibilità di lavare con basse temperature e di evitare la centrifuga se non necessaria. 
  8. Miscelate correttamente l’acqua calda per evitare di sprecare energia, sia che sia prodotta con uno scaldabagno elettrico (opzione meno efficiente, anche se i moderni scaldabagno utilizzano molta meno energia di quelli di 30 o 20 anni fa) o tramite una caldaia a gas. 
  9. Evitate sempre con cura gli sprechi idrici, soprattutto se avete un’autoclave (elettrico) che si attiva ogni volta che si apre – volontariamente o meno – un rubinetto o si ricarica la cassetta del water. 
  10. Chiudete sempre il gas della cucina quando non lo state utilizzando: eviterete degli sprechi in caso di piccole perdite o accensione involontaria di un fornello.  
  11. Tenete sotto controllo la temperatura interna dell’abitazione: se anche d’inverno state in casa in infradito e T-shirt o siete persone che tollerano molto bene il freddo o vivete in case molto ben coibentate (e ne parleremo) oppure tenere il riscaldamento troppo alto. Allo stesso modo se d’estate, girate in casa col giubbotto in pile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che la temperatura ideale da mantenere all’interno delle abitazioni è di 20 gradi centigradi.  
  12. Fate in modo che il riscaldamento o il raffrescamento della vostra abitazione si attivi solo quando siete in casa o stiate per rientrarvi. Non tenete il riscaldamento o raffrescamento acceso se avete le finestre aperte e riducete gli spifferi, con dei comodi paraspifferi o un po’ di silicone, in attesa di coibentare al meglio la vostra abitazione. 
  13. Fate fare la manutenzione costante delle caldaie e degli impianti di riscaldamento e raffrescamento per farli funzionare nella maniera più efficiente possibile: talvolta, basta una pulizia degli ugelli o altre piccole accortezze per far funzionare meglio i nostri apparecchi. 
  14. Per raffrescare l’abitazione d’estate, tenete la casa in penombra, abbassando le tapparelle o socchiudendo le persiane o utilizzando delle tende schermanti nelle parti esterne dell’abitazione o, laddove possibile, usando la vegetazione. Le piante sono utili anche all’interno: l’aloe, il pothos, diverse specie di felci e di ficus, lo spatifilium, la sanseveria e altre specie di piante da interno, oltre a purificare l’aria e a ridurre alcuni inquinanti domestici, permettono anche di controllare la temperatura interna.  
  15. Mettete un ventaglio nelle vostre borse: non basta ma aiuta, soprattutto in certe occasioni. 
  16. Evitate lo spreco di cibo: ogni volta che buttiamo del cibo, stiamo buttando anche tutte le materie prime usate per produrlo, trasportarlo e conservalo. 
  17. Se le condizioni fisiche ve lo consentono e non trasportate grandi pesi, limitate l’uso dell’ascensore: fare le scale aiuta anche la salute. Anche sulle scale condominiali, evitate di sprecare energia, utilizzando in maniera non corretta le luci ed usate i LED. 
  18. Camminate, usate la bicicletta e i mezzi pubblici, ogni volta che potete: ridurrete il consumo di benzina, gasolio e gas/metano, soprattutto dove potete arrivare a piedi, dove esistono aree pedonali e piste ciclabili e sempre quando l’opzione dei mezzi pubblici è possibile e oggi è sicuramente conveniente. Non vale dire che quando andavate alle superiori non erano efficienti o erano sporchi, a meno che non abbiate preso la maturità lo scorso anno: fate un giro e provate il servizio offerto attualmente prima di decidere che dovete necessariamente prendere l’auto. E se proprio dovete usare l’auto, cercate di condividerla o di usare un sistema di car sharing. 
  19. Mettere in stand-by il pc quando non lo utilizzate (esiste la possibilità di programmare lo stand-by dopo un determinato periodo di tempo di inutilizzo). Se non è necessario, evitate l’uso della webcam, durante le riunioni online. Anche le email consumano energia: pulite periodicamente le caselle elettroniche, svuotando il cestino (in genere viene fatto in automatico) e la cartella dello spam, riducete il numero di email non lette e, se le email non lette sono ormai inutili, eliminatele. Valutate se tutte le email che ricevete sono indispensabili: spesso ci iscriviamo a newsletter che poi non leggiamo mai! 
  20. Se volete ascoltare musica, cercate dei siti che vi permettono di ascoltarla da file audio e non video: questo perché i file video consumano molta più energia dei file audio 
  21. Chiedetevi se avete veramente bisogno di tutti gli elettrodomestici che avete in casa: anche se molti elettrodomestici consumano poco e sono poco utilizzati contribuiscono al vostro consumo totale. Chi scrive, visto anche l’esito non entusiasmante, ha abbandonato la piastra per capelli. Chiedetevi se vi serve realmente una grattugia elettrica o un coltello elettrico o un temperamatite elettrico. Passando ad elettrodomestici più rilevanti per il consumo, valutate se effettivamente vi serve l’asciugatrice prima di acquistarla. 
  22. Riduciamo il consumo di plastica usa-e-getta e dove possiamo preferiamo altri materiali o plastica riciclata: la plastica vergine è un composto del petrolio. 


Seguire tutte queste indicazioni quotidianamente non è facile (non le segue tutte neppure chi scrive) ma è importante per l’ambiente e per le nostre tasche abituarci ad usare in modo efficiente l’energia.


Leggi l'articolo precedente: il dilemma dei consumi energetici. 

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Vania Statzu

Economista ambientale MEDSEA

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