L’effetto sinergico delle attività naturali ed antropiche che agiscono sul bacino mediterraneo ha portato nei decenni ad un depauperamento delle popolazioni dei pesci migratori: la pesca eccessiva, l'inquinamento, il parassitismo, l'inaccessibilità degli habitat, i cambiamenti nelle condizioni oceanografiche, il degrado degli habitat sono le principali cause che determinano il declino delle loro popolazioni.
I pesci migratori, così come in generale la maggior parte degli animali migratori, sono soggetti a numerose minacce tali da richiedere l’adozione di strategie mirate alla loro conservazione: il mantenimento a lungo termine di questo complesso processo della migrazione è possibile infatti solo attraverso azioni volte a garantire la persistenza dei siti e degli habitat utilizzati per la riproduzione, l’alimentazione e il stop-over dalle specie migratrici, nonché il loro effettivo accesso e utilizzo.
La migrazione ittica è un comportamento che interessa sia i pesci d’acqua dolce che i pesci marini pelagici; è un fenomeno biologico naturale attraverso il quale una specie animale si muove da un’area geografica a un’altra spesso distante migliaia di chilometri alla ricerca di migliori condizioni ambientali o trofiche.
Lo scopo di questi comportamenti complessi, in cui l’animale si trova spesso ad affrontare numerosi rischi quali la perdita di orientamento, aumento della possibilità di predazione, moria precoce a causa delle risorse energetiche insufficienti, è generalmente riconducibili a motivi alimentari, la così detta migrazione trofica come per il tonno, o per scopi riproduttivi, la migrazione genetica come per il salmone e l’anguilla; quest’ultima ha lo scopo di massimizzare il successo riproduttivo degli individui ovvero riuscire a produrre più prole possibile nel corso della vita raggiungendo aree più adatte per la riproduzione che sono completamente diverse da quelle dove è vissuto sino ad allora.
E’ proprio per la complessità e l’importanza che le migrazioni hanno per il ciclo biologico delle specie migratrici che sono necessarie misure di contrasto; a questo proposito tra gli obiettivi specifici identificati in occasione dell’8 tavolo tecnico su “La tutela delle specie migratrici e dei processi migratori” in senso lato vi sono il contrasto della perdita della biodiversità, il mantenimento e ripristino della funzionalità ecologica degli habitat, il contrasto del loro prelievo illegale o non correttamente regolamentato, la mitigazione dell’impatto derivato dalle barriere artificiali, attuazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici e il contrasto diretto dell’impatto da sostanze tossiche e nocive, nonché adottare piani di monitoraggio specifici e promuovere l’approfondimento della conoscenza del fenomeno migratorio.
In Italia sono presenti 48 specie di pesci d’acqua dolce sette dei quali compiono delle vere e proprie migrazioni fra il mare e le acque interne per motivi riproduttivi. Questi organismi effettuano la migrazione in un solo senso, ossia che una volta compiuta funzione riproduttiva muoiono senza più far ritorno all’ambiente di provenienza. Tra questi ritroviamo i pesci anadromi, che dal mare risalgono le correnti dei fiumi per riprodursi nelle acque dolci, come le lamprede (la lampreda di mare Petromyzon marinus, la lampreda di fiume Lampetra fluviatilis), gli storioni (Acipenser sturio, Huso huso, Acipenser naccarii) e la cheppia (Alosa fallax) e i pesci catadromi che invece discendono le correnti dei fiumi per riprodursi; questi ultimi sono rappresentati nelle nostre acque solo dall’anguilla europea Anguilla anguilla che si riproduce in mare esclusivamente nel Mar dei Sargassi e, dopo una lunghissima migrazione, raggiunge le acque interne per accrescersi.
I principali problemi per questa specie sono sicuramente imputabili al degrado ambientale, agli ostacoli che impediscono la montata e la calata delle anguille - come manufatti idraulici e dighe - e all’eccessiva pesca di adulti e cieche.
La costruzione di dighe e altri tipi di sbarramenti trasversali spezzano la continuità ecologico-funzionale dei fiumi e dei corsi d’acqua minori e spesso privi di qualsiasi tipo di “passaggi per pesci” che impediscono ai migratori anadromi di raggiungere le aree di frega, generalmente poste nei tratti medio-alti dei corsi d’acqua dove la velocità della corrente, il tipo di substrato e altre caratteristiche ambientali risultano idonee alla riproduzione; molti degli individui in fase riproduttiva non raggiungono le aree di frega e, concentrandosi subito a valle degli sbarramenti, vengono pescati in gran numero con un ulteriore danno biologico.
Nella versione più recente della Lista rossa la lampreda di mare è in pericolo critico; dati IUCN del 2013 riportano che la consistenza numerica della popolazione in Italia è meno di 50 individui ed è presente con una sola popolazione riproduttiva nel fiume Magra in Liguria. Per queste ragioni è valutata In Pericolo Critico (CR). Sarebbe necessario garantire la continuità degli alvei.
Le anguille europee sono soggette alla pressione della pesca in tutte le fasi del loro ciclo di vita, dal novellame all'adulto, e la mortalità per pesca è molto elevata. L’anguilla è inserita nell’allegato III del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona e nell’allegato II della CITES. Lista Rossa IUCN (2013), stato di conservazione: CriticallyEndangered.
Il forte declino degli stock locali e la drastica contrazione del reclutamento sono evidenti ormai da oltre 30 anni.
Le principali minacce dell’anguilla comprendono diversi impatti di origine antropogenica sugli ecosistemi delle acque continentali che si ripercuotono sugli stadi del ciclo vitale dell'anguilla che si svolgono in questi sistemi (intera fase di accrescimento dallo stadio giovanile, detto cieca, a quello adulto, denominato argentina). La possibilità di effetti a livello oceanico sulla riproduzione e sullo stadio larvale non fanno che rinforzare la necessità di un approccio precauzionale.
Per quanto riguarda i pesci marini pelagici, il tonno rosso (Thunnus thynnus) è la specie ittica migratrice per eccellenza ed è oggetto da parte della Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT) di attente misure gestionali per la conservazione dello stock in quanto una delle pressioni maggiori legate a questa specie è quella legata al sovrasfruttamento della specie attraverso un aumento dello sforzo di pesca (overfishing). I tonni rossi vivono la maggioranza della vita nell'Atlantico e in primavera si riuniscono in grandi gruppi e migrano verso il Mar Mediterraneo per la riproduzione; questa migrazione avviene seguendo un percorso regolare annuale che li vede attraversare le Isole Baleari, poi verso il Mar Tirreno fino a Sud-Ovest della Sardegna e la Sicilia per arrivare, in alcuni casi, fino alle coste della Turchia. In autunno tornano nell'oceano per alimentarsi.
Le ultime raccomandazioni e risoluzioni dell’ICCAT prevedono oltre l’assegnazione agli stati contraenti le quote di cattura (Total Alowablew Catch, TAC), un aumento della taglia minima di cattura e il divieto di utilizzazione di mezzi aerei per gli avvistamenti dei branchi (regolamento comunitario n.252/11 del 2016).
Per questa specie, attentamente monitorata su scala mediterranea e oceanica, si è assistito ad un recupero delle popolazioni proprio grazie alle misure che regolamentano le catture previste da appositi piani di gestione basati su un approccio “conservation-dependent”.
Ultime notizie
Rivitalizzare il Mediterraneo: Il Progetto ARTEMIS Unisce Ambiente ed Innovazione
Marzo ha segnato il lancio di “Artemis”, progetto del programma Interreg Euro-MED Programme che cerca di unire i benefici ecologici della posidonia con strategie finanziarie innovative, come il Pagamento per i Servizi…
Petit Noirs: Dal Senegal ad Arborea per combattere l'emigrazione clandestina con la Mitilicoltura
La mitilicoltura sostenibile della Sardegna diventa esempio internazionale con un progetto che collega Dakar, in Senegal, con l’Isola, mirando a contrastare l'emigrazione clandestina e generare opportunità economiche.
Il fascino delle zone umide in sardegna: oltre un migliaio di visitatori nel calendario di appuntamenti World Wetlands Day in…
Con oltre 30 appuntamenti, dal 27 gennaio al 10 marzo 2024, si chiude il World Wetlands Day in Sardegna nel cartellone MEDSEA. L’Iniziativa che ricade nel mese in cui si festeggiano le…
Primo Incontro del Progetto DesirMED a Venezia: Un Passo Avanti nell'Adattamento Climatico nel Mediterraneo
Lo scorso mese la storica città di Venezia ha ospitato il primo incontro di DesirMED, progetto finanziato dal programma HORIZON Europe che si propone di affrontare una delle sfide più pressanti…
Spieghiamo le Vele verso il futuro con l'UniCa Sailing Team
In Sardegna si studiano soluzioni circolari e a minor impatto per gli sport acquatici e la vela. L'Università degli Studi di Cagliari con l’UniCa Sailing Team” sta lavorando alla costruzione…
First Blue 4 All's Assembly kick off in Lecce: Blue4All: Avvio della Fase Operativa con la Prima Assemblea Generale a…
Si è svolta la prima Assemblea Generale del progetto “Blue 4 All”, tenutasi a Lecce dal 23 al 26 gennaio 2024. L’evento, ospitato dal CMCC Climate - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti…
Scopri, Scatta e Condividi: #WWDSardegna 2024 - Il Tuo Sguardo sulle Zone Umide della Sardegna!
Quest’anno MEDSEA ti invita a raccontare il tuo speciale legame con le zone umide in Sardegna e condividere una o più foto/video a tema su instagram usando l’hahshtag #WWDSardegna!
Esplora e Celebra la Zone Umide: Unisciti al World Wetlands Day in Sardegna 2024
In Sardegna a febbraio è il mese delle zone umide! In occasione della ricorrenza del 2 febbraio, che celebra il 53esimo anno dall’istituzione della Convenzione RAMSAR per le zone umide di importanza…
TransformAR entra nel vivo nel sito pilota di San Giovanni : una partnership con Acquaount per il monitoraggio
TranformAR nel sito pilota di Marceddì-San Giovanni (Terralba) in Sardegna, uno dei 6 siti dimostrativi del progetto, entra nel vivo. Il progetto che sviluppa soluzioni di adattamento trasformativo al cambiamento climatico ha raggiunto la metà…
La grande festa di rinascita di Sennariolo inizia con le scuole: al via i lavori
Come annunciato la scorsa estate, è iniziata ufficialmente la fase di riforestazione MEDSEA a Sennariolo, in Sardegna, della campagna “Hope for Sennariolo” (Speranza per Sennariolo). Il piccolo borgo del Montiferru in Sardegna, nel luglio…
Ci prepariamo al mese degli stagni in Sardegna con #WWDSardegna: iscrizioni aperte fino al 21 gennaio!
A MEDSEA ci prepariamo come ogni anno per il mese dedicato agli stagni e alle lagune: Febbraio. Il World Wetlands Day, ovvero la Giornata Mondiale delle Zone Umide, si celebra ogni anno…
Prevenzione Attiva degli Incendi: Una Priorità Permanente in Sardegna nel Workshop con Forestas
La stagione di allarme incendi in Sardegna è passata, ma il tempo della prevenzione è 12 mesi l'anno. Ad inizio dicembre la Fondazione MEDSEA ha preso parte al workshop "Contrasto agli Incendi…
TransformAr raggiunge metà percorso: incontro di partenariato ad Egaleo, novità nel sito demo in Sardegna
Quinto incontro di partenariato ad Egaleo (Grecia) ad inizio novembre per TransformAR. Con l'obiettivo di sviluppare e dimostrare soluzioni di adattamento trasformativo al cambiamento climatico, che sia rapido ed incisivo in…
Trasformazioni Possibili per il Montiferru, dove l'arte incontra l'ambiente
La campagna di riqualificazione ambientale e paesaggistica a Sennariolo, nel Montiferru, continua a ricevere un impulso significativo anche dal mondo delle Belle Arti. Gli architetti, artisti e docenti, Sabrina Morreale e…
I produttori agricoli dell'Oristanese Copagri sostengono la ripresa socio-economica del Montiferru
La Confederazione che rappresenta 800 aziende agricole dell’Oristanese ha deciso di supportare la campagna "Hope for Sennariolo" per una rinascita ambientale e socio-economica del Montiferru che vada “oltre le emergenze”.
Cosa devi sapere sulla Posidonia oceanica: Q&A con MEDSEA
Questa estate si è parlato molto di posidonia oceanica in Sardegna e di come questa possa essere messa in pericolo dalle attività umane quali pesca illegale e nautica. MEDSEA da…
- 1
- 2
- 3
- 4