Dal 5 al 6 marzo 2025, Heraklion (Creta) ha ospitato l’incontro di metà percorso del progetto ARTEMIS Interreg Euro-MED Natural Heritage, organizzato da Hellenic Marine Research Centre (Il centro di ricerca marina ellenico). Un momento importante per fare il punto sulle attività in corso e delineare le strategie future per il ripristino e conservazione delle praterie di fanerogame marine, fondamentali per la biodiversità del Mediterraneo.
Le giornate del 5 e 6 marzo sono state dedicate agli aggiornamenti sulle attività progettuali, con il coinvolgimento di tutti i partner: MEDSEA, ISPRA, HCMR, The Green Tank, Plan Bleu, Ecoacsa, IME OBSAM, Bax and Denkstatt Bulgaria e i referenti dei siti pilota come Capo Testa - Punta Falcone, Minorca, Azikiany e Monfalcone.
Tra i temi discussi, gli aggiornamenti sullo stato delle attività nei siti pilota e confronto sulle strategie per il ripristino delle fanerogame marine, tecniche di coinvolgimento degli stakeholder e valorizzazione dei servizi ecosistemici. Si è discusso inoltre delle opportunità di finanziamento e sviluppo di schemi di pagamento per la conservazione della Posidonia e delle prospettive future, con una sessione dedicata alle opportunità di amplificazione e replicabilità
Il team MEDSEA, capitanato dalla coordinatrice di progetto, Francesca Frau, ha fornito aggiornamenti sul sito pilota in Sardegna e sulla comunicazione del progetto.
Capo Testa - Punta Falcone: il nostro sito pilota
Durante l’incontro sono stati dati gli aggiornamenti sulle attività in corso nel sito pilota dell’AMP Capo Testa - Punta Falcone, con la partecipazione del direttore Yuri Donno e del consigliere comunale di Santa Teresa Gallura, Sandro Villani. Qui si stanno studiando la capacità di sequestrare e accumulare il carbonio e la biodiversità e delle praterie di Posidonia, in parallelo con gli altri due siti pilota, e si sta pianificando il ripristino delle aree degradate. L’obiettivo è garantire un intervento efficace e replicabile su scala più ampia.
L’incontro di Creta ha rappresentato un importante giro di boa per il progetto ARTEMIS. “Le discussioni e gli scambi avvenuti in questi giorni hanno rafforzato la visione condivisa: trasformare la protezione e il ripristino delle fanerogame marine in una pratica strutturata, supportata da adeguate politiche finanziarie e da un forte coinvolgimento degli stakeholder”, ha spiegato Francesca Frau.
Arnaud Terrisse, lead partner di progetto, si e’ detto soddisfatto delle giornate greche di ARTEMIS. "Qui a Heraklion stiamo chiudendo la prima fase del progetto e inaugurando la seconda, quella di implementazione", ha dichiarato. "Sono stati affrontati diversi temi e risolti problemi insieme a tutti i partner. Ora siamo pronti a procedere con il ripristino nei diversi siti pilota, oltre a utilizzare tutte le informazioni raccolte per lavorare sugli aspetti finanziari e di governance, con l'obiettivo di lasciare un'eredità concreta per il ripristino e la conservazione della Posidonia nel Mediterraneo".
Il prossimo appuntamento sarà - con tutta probabilita’ - nel sito pilota di Monfalcone in autunno, dove il team ARTEMIS continuerà a lavorare per consolidare i risultati e ampliare l’impatto delle azioni.

Il team ARTEMIS a Heraklion lo scorso marzo 2025
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