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“Difficile dire quando sia diventato ambientalista”, dice Roberto Cavallo all’uditorio raccoltosi nella sala consiliare del comune di Assemini. Nipote di un contadino, figlio di un eminente studioso naturalista, è cresciuto in un via vai di scienziati europei, giocando con la terra e arrampicandosi sugli alberi, come un novello barone rampante. All’università poi le accuse dei compagni di studio e i primi dubbi: “È colpa dei cristiani se l’ambiente viene continuamente devastato. 

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“Ti percepisci infinitamente piccolo, lo scenario intorno è maestoso e fragile. Non puoi che sentirti responsabile, cominci a pensare insistentemente a come proteggerlo”. Intorno a Gianluca Casagrande, docente di geografia all’Università Europea di Roma, si distende l’esposizione “82°07’Nord- in barca a vela ai confini del Polo, sulle tracce del dirigibile Italia”:

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Le coste mediterranee sono esposte alla seria minaccia del cambiamento climatico: è una delle più importanti crisi che l’umanità abbia mai affrontato. L’innalzamento del livello del mare, il surriscaldamento delle acque e gli uragani, caratterizzati da dinamiche sempre più mutevoli, stanno già avendo un impatto severo sulla vita di più di un terzo della popolazione mediterranea, circa 180 milioni di persone.

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“Stiamo immaginando il futuro” spiega reggendo con un sacco pieno di rifiuti Inza Fofana, partito tre anni fa dalla Costa d’Avorio in guerra e arrivato in Italia su una barca, dopo aver attraversato l’Africa ed esser stato ospite per mesi dell’inferno libico. Inza è uno dei tanti ragazzi degli istituti Buccari e Marconi di Cagliari che sabato hanno partecipato all’iniziativa “#PlasticFreeGC”, promossa dal comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera su mandato del ministero dell’Ambiente.

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Il Coast Day compie 11 anni e rilancia la sfida per un uso sostenibile delle risorse costiere. Nato nel 2008 per promuovere la campagna sulla Gestione Integrata della Zona Costiera (GIZC), coordinato dall’agenzia PAP/RAC delle Nazioni Unite e promosso dal programma SMAP dell'Unione Europa e dal progetto METAP della Banca Mondiale, l'evento è finalizzato alla sensibilizzazione delle popolazioni dei paesi del Mediterraneo sul valore delle coste, sulla loro conservazione e tutela per uno sviluppo sostenibile.