“Next generation EU, o Recovery Fund, come lo chiamiamo erroneamente in Italia. E poi Farm to Fork, PAC, tutti termini che rischiano di suonare astrusi, incomprensibili. Per noi e per il territorio di Maristanis.
“Next generation EU, o Recovery Fund, come lo chiamiamo erroneamente in Italia. E poi Farm to Fork, PAC, tutti termini che rischiano di suonare astrusi, incomprensibili. Per noi e per il territorio di Maristanis.
È l’alga dunialella ad avvertire i salinieri che è venuto il tempo del raccolto. Solo lei sopravvive alla concentrazione raggiunta nelle vasche. In settembre il suo pigmento le invade rendendo le saline un vasto specchio riempito dai colori del tramonto.
Le ombre cadono verticali sulla piazza della Cattedrale di Terralba. Pochi coraggiosi attraversano il sagrato e le strade sotto il sole infuocato di luglio. Un gruppo di pensionati chiacchiera sulle panchine, protetto dalle fronde degli alberi. “La restaurazione della Torre Vecchia di Marceddì? Una cosa ben fatta, importante sia per il borgo che per Terralba. Io ero un muratore, sono davvero curioso di vedere come sarà a lavori conclusi”, dice il signor Marras, incaricato dal gruppo di rispondere.
L’emergenza Covid-19 non ha impedito a oltre 450 alunni di 23 classi delle scuole medie sarde di partecipare all’ “Attitudide Ocean Award”, il premio nato dalla collaborazione fra la Fondazione MEDSEA e da COR36, organizzatore della PRADA Cup - le regate di selezione dei Challenger della 36^ America’s Cup presented by PRADA. Il concorso ha avuto come obiettivo quello di promuovere un percorso di educazione e sensibilizzazione sui temi della salvaguardia e della fruizione sostenibile del mare.
Si racconta che l’ingegner Luigi Conti Vecchi domandò se la Sardegna fosse battuta dal maestrale. Un dubbio curioso da pensare davanti al grande piazzale che introduce alle sue saline, dove il vento di nord-ovest sconvolge i ciuffi dei palmizi mandando per l’aria un fruscio impetuoso, e dal basso strappa appena percettibile il profumo del rosmarino. Le nuvole spezzate in branchi corrono nell’azzurro.
“La geografia dell’acqua sta mutando. Viviamo in un pianeta che ospita 7,5 miliardi di persone. Diventeranno probabilmente 9,5 miliardi nel 2050. Fortunatamente molte persone escono dalla povertà e assumono stili di vita da classe media occidentale. Ciò ha determinato un aumento poderoso del consumo idrico.
“Abbiamo aperto ai primi di aprile. La distribuzione sarebbe dovuta durare solo per il periodo di quarantena. Poi è venuto maggio. Ora stiamo immaginando di continuare anche a giugno. Poi chissà”, dice Alessandro Cao, mentre la squadra dei volontari da lui coordinata gira insieme al meccanismo perfetto del centro di distribuzione viveri della fiera di Cagliari, gestito dalla Caritas e nato per sostenere tutti coloro che per sfuggire alla pandemia sono affondati nell’indigenza.
Un paradiso perduto, diviso nell’incidenza dei rischi fra nord e sud. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del MedECC (il network che riunisce gli esperti mediterranei sui cambiamenti climatici e ambientali), “Risks associated to climate and environmental changes in the Mediterranean region”.
“Le scienze del sistema Terra sono state sprecate. Sapevamo tutto e non abbiamo fatto nulla”. Esordisce con una provocazione il climatologo Luca Mercalli, primo ad intervenire nel pomeriggio domenicale di Stazione Radio, intitolato “Amare aperto” e condotto da Maurizio Guagnetti.