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Bruxelles, evento finale TransformAr: soluzioni per l’adattamento climatico, soluzioni e innovazione nel Golfo di Oristano per l'innovazione nelle zone umide

Il 10 e l’11 settembre 2025 al Jardin Hospice a Bruxelles si è tenuto l’evento finale del progetto TransformAr, finanziato nell’ambito di Horizon 2020 e avviato nell’ottobre 2021. Il progetto ha visto la collaborazione di 22 partner europei e la sperimentazione di 20 diverse soluzioni di adattamento ai cambiamenti climatici in sei siti pilota. 
 
All’evento hanno preso parte tutti i partner del consorzio, inclusa la Fondazione MEDSEA, rappresentata da Manuela Puddu e Francesca Etzi, che hanno seguito il progetto sin dalle sue prime fasi. Nel corso delle due giornate sono stati presentati i principali progressi raggiunti, sia sul piano delle azioni trasversali, sia nelle attività sviluppate nei diversi siti pilota. Gran parte del confronto si è concentrata su come i partner intendano proseguire il lavoro avviato e su come i risultati di TransformAr possano essere integrati nei piani di adattamento o in altri strumenti di gestione delle zone umide già vigenti. 
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LE SOLUZIONI BASATE SULLE ZONE UMIDE AGLI EFFETTI DEL CLIMA NEL GOLFO DI ORISTANO 

La Fondazione MEDSEA ha coordinato in questi anni due specifiche soluzioni nel Golfo di Oristano che hanno mirato al: potenziamento del Contratto di Costa (strumento volontario di cogestione delle zone umide dell’Oristanese in vigore dal 2021)  e l’Implementazione di tecnologie innovative nello stagno di San Giovanni. Con l’Osservatorio delle zone umide sono stati elaborati dei dati scientifici, a supporto dei decisori politici e operatori privati, per sviluppare politiche o interventi che tengano conto delle condizioni dell’ecosistema e siano orientati a renderlo meno vulnerabile. Cuore del progetto è stata  la realizzazione e installazione di una paratoia intelligente, collegata a sensori per il monitoraggio di acqua e aria, finalizzata a creare un modello integrato tra tecnologia e tutela ambientale. Tale soluzione, replicabile in altri contesti lagunari, si inserisce nel più ampio intervento di ripristino dello stagno di Marceddì, finanziato con fondi FESR e in fase di avvio. 

“Tutti i dati raccolti verranno messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni competenti, contribuendo a decisioni più informate nella gestione delle zone umide - ha riferito Manuela Puddu, responsabile del progetto -  Per garantire la sostenibilità a lungo termine, MEDSEA sta da tempo portando avanti un dialogo con le istituzioni locali, provinciali e regionali, in materia di adattamento climatico e gestione degli ecosistemi”. 

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Durante la seconda giornata si è svolto un incontro pubblico, che ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti degli uffici della Commissione Europea, inclusi quelli dell’Adaptation Mission, e di diverse amministrazioni locali coinvolte a vario titolo nel progetto. È stato un momento di confronto importante per valutare: le ricadute immediate delle soluzioni sperimentate; le potenzialità future per i territori; le principali criticità da affrontare; gli strumenti utili a rafforzare la resilienza delle comunità rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici; come i risultati dei progetti Horizon vengano utilizzati Commissione europea per orientare le politiche e i finanziamenti. 

Per il sito pilota del Golfo di Oristano è intervenuto Milo Pinna, assessore alla cultura del Comune di Terralba e delegato del sindaco di Terralba, Sandro Pili. Il Comune ospita infatti la laguna di Marceddì e lo stagno di San Giovanni, dove è stata installata la paratoia intelligente collegata alla rete di sensori ambientali.  

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Il team di TransformAR nell’incontro finale a Bruxelles 

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  Nella foto, al centro, Milo Pinna

"Adattarci ai cambiamenti climatici significa trasformare le sfide in opportunità: Terralba vuole essere un modello di resilienza per tutta la Sardegna.”( Milo Pinna)  

L’evento pubblico è stata anche l’occasione per presentare alcuni dei video realizzati durante il progetto per raccontare meglio le soluzioni sviluppate nei diversi siti.  

 

Questa la soluzione progettata e realizzata nel Golfo di Oristano:

 

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