Previous Next

Sensori in laguna per rilevare le anomalie del cambiamento climatico, posizionata una paratoia intelligente

L’installazione del progetto TransformAr nel sito pilota dell’Oristanese (zone umide di Marceddì e San Giovanni) è ufficialmente completata. Sono state posizionate quattro colonnine sensoriali alimentate a energia solare nella laguna, collegata una paratoia intelligente, e realizzata una postazione per il birdwatching. 
I sensori raccoglieranno dati in tempo reale su qualità dell’acqua, salinità, temperatura e livello idrico – informazioni fondamentali per supportare una gestione adattiva delle acque e rafforzare la resilienza dell’ecosistema di fronte al cambiamento climatico. 

L’infrastruttura è progettata per attivarsi automaticamente in risposta all’individuazione di anomalie nelle condizioni della laguna. I quattro sensori, distribuiti in punti strategici dello stagno, permettono di rilevare tempestivamente situazioni potenzialmente critiche, come un eccesso di salinità o un innalzamento improvviso del livello dell’acqua. 

La paratoia intelligente può aprirsi o chiudersi in autonomia, regolando i flussi d’acqua in entrata e in uscita dalla laguna sulla base dei dati raccolti. 
A completare l’intervento, una postazione per l’osservazione dell’avifauna, con doppio affaccio sulle sponde occidentale e orientale dello stagno di San Giovanni, ispirata nello stile alle tradizionali capanne dei pescatori in falasco, pianta palustre presente nell’area. 

“Con questo sistema non controlleremo l’intero flusso della laguna né risolveremo tutti i problemi legati alla sua gestione,” spiega Manuela Puddu, referente Wetland4Change per MEDSEA, “ma avviamo un percorso verso una gestione più automatizzata e adattiva dei flussi idrici, fondamentale per la tutela degli stock ittici e per rafforzare la resilienza dell’ecosistema lagunare ai cambiamenti climatici.” 
 
 

Ultime notizie