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ImPelaghiamoci: avvistamenti Cetacei al largo di Stintino

Sono ufficialmente iniziate le attività in mare del progetto ImPelaghiamoci, con una settimana intensa di osservazioni dedicate ai cetacei nel tratto di mare tra Stintino e il Golfo dell’Asinara. E la pazienza è stata premiata: tre esemplari di tursiope sono stati avvistati dal team scientifico, accompagnato da studenti e docenti delle scuole superiori del Comune di Sassari, oltre ai funzionari dei comuni aderenti al Santuario Pelagos. 

Una grande emozione, anche per chi di avvistamenti ne ha già vissuti molti: come Laura Pintore, esperta di megafauna marina per conto della fondazione MEDSEA, partner scientifico del progetto, che era a bordo insieme ai rappresentanti del Comune di Sassari e ai professionisti di Futurismo - Escursioni Asinara. 

Il progetto ImPelaghiamoci, promosso dal Comune di Sassari con il supporto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Pelagos Agreement e con il contributo scientifico della Fondazione MEDSEA, si propone di aumentare la consapevolezza e la conoscenza dei cetacei tra i cittadini, in particolare le giovani generazioni. Le attività, che alternano lezioni in aula e uscite sul campo, rappresentano un’occasione concreta per imparare a riconoscere le specie marine, comprenderne il comportamento e contribuire alla loro tutela. 

Il tursiope: chi è e dove vive 
Il tursiope (Tursiops truncatus) è tra i cetacei più noti e studiati al mondo (approfondisci qui). Si distingue per la sua intelligenza, socialità e adattabilità. Può raggiungere i 3,5 metri di lunghezza e i 400 kg di peso, con una colorazione grigia che sfuma verso un ventre chiaro. Vive prevalentemente in acque costiere poco profonde, ma può spingersi anche in mare aperto. 

Nel Mediterraneo, e in particolare nel Santuario Pelagos, la sua presenza è significativa. Il Santuario è una vasta area marina protetta internazionale istituita nel 1999 tra Italia, Francia e Principato di Monaco, che copre circa 87.500 km². È uno dei pochi esempi di collaborazione transnazionale per la tutela dei mammiferi marini. 
Alimentazione e comportamento 
Il tursiope si nutre di pesci, cefalopodi e crostacei, utilizzando la tecnica dell’ecolocalizzazione per cacciare anche in condizioni di scarsa visibilità. È un predatore opportunista e altamente collaborativo: spesso caccia in gruppo, coordinandosi con gli altri esemplari per ottimizzare la cattura delle prede. 


Riproduzione e cura dei piccoli 
Le femmine partoriscono un solo cucciolo dopo circa 12 mesi di gestazione. Il piccolo, che alla nascita misura circa un metro e pesa 10-15 kg, viene allattato fino a 18 mesi e seguito anche dopo lo svezzamento, dimostrando il forte legame sociale all’interno del gruppo. 
 
Conoscere per proteggere è il principio guida del progetto ImPelaghiamoci. Perché solo attraverso la conoscenza diretta e scientificamente fondata dei cetacei, possiamo davvero attivarci per tutelare le specie e gli habitat marini del Mediterraneo. 

Scopri il progetto 

 

Foto Tursiopi © Laura Pintore / MEDSEA – Riproduzione vietata. 

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