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Una cintura verde per l’Europa: l’appello di MEDSEA per il mare a UNOC3 con Alliance for Seas

La Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani (UNOC3), tenutasi a Nizza dal 9 al 13 giugno 2025, ha rappresentato un momento decisivo per la tutela globale del mare. Tra le organizzazioni accreditate dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), anche la Fondazione MEDSEA ha preso parte ai lavori insieme a oltre 15.000 partecipanti provenienti da 193 Paesi, portando la propria esperienza, rafforzando alleanze e contribuendo a soluzioni replicabili per affrontare la crisi della biodiversità marina.

Tra le iniziative più rilevanti emerse durante UNOC3, si è distinto l’appello dell’Alliance for European Seas, fondata da John Nurminen Foundation (Finlandia), Fondation de la Mer (Francia) e Fondazione MEDSEA (Italia). L’Alleanza nasce come risposta concreta alla perdita accelerata di biodiversità marina, puntando al ripristino di uno degli ecosistemi più preziosi e vulnerabili dell’oceano: le praterie sommerse.

“Il nostro lavoro sul campo dimostra che, con la giusta combinazione di scienza, coinvolgimento delle comunità locali e monitoraggio di lungo periodo, il ripristino non solo è possibile, ma è replicabile. Non si tratta solo di conservazione ambientale: è una vera e propria strategia climatica,”

 ha dichiarato Piera Pala, presidente della Fondazione MEDSEA.
 “Per accelerare questa trasformazione, chiediamo a tutti gli attori pubblici e privati di investire concretamente nel mare.”

Negli ultimi anni, l’impegno congiunto delle tre fondazioni europee ha portato al trapianto di oltre 20.000 piantine di Zostera marina nel Mar Baltico e di Posidonia oceanica nel Mediterraneo. Altre 85.000 sono in fase di messa a dimora o pianificazione. Le praterie marine sono ecosistemi ad altissimo valore ecologico: assorbono carbonio, producono ossigeno, proteggono le coste e ospitano migliaia di specie.

Durante la conferenza, l’Alleanza ha organizzato un evento simbolico nella suggestiva cornice di Le Plongeoir, a Nizza, dove partner, alleati, scienziati e rappresentanti istituzionali si sono riuniti per unire le forze in una call to action collettiva. L’obiettivo condiviso: costruire la più grande cintura verde di praterie marine in Europa, dal Mar Baltico al Mediterraneo.

“Attraverso l’Alleanza stiamo testando metodologie, condividendo conoscenze e ampliando l’impatto in contesti ecologici e sociali molto diversi tra loro. È questo il valore della collaborazione transfrontaliera,”

 ha aggiunto Piera Pala.

L’Alleanza lavora inoltre per ridurre le pressioni sugli ecosistemi marini attraverso attività di advocacy, educazione alla cultura del mare e rafforzamento della governance, affiancando il lavoro sul campo con un cambiamento sistemico.

“Noi, tre fondazioni europee indipendenti, ci siamo incontrate attraverso il nostro impegno concreto per il restauro delle praterie marine. Da allora abbiamo consolidato questo lavoro, identificato nuove aree di collaborazione e ci impegniamo a rafforzare gli sforzi per un futuro più sano per i nostri mari e oceani,”

ha dichiarato Annamari Arrakoski-Engardt, CEO della John Nurminen Foundation.
Nata da una visione comune durante la Conferenza ONU del 2022 a Lisbona, l’Alleanza è oggi una piattaforma in crescita, pronta ad accogliere nuovi membri.
“Vogliamo ora accelerare il lavoro avviato, creando un corridoio verde di praterie marine lungo tutte le coste europee. Per aumentare il nostro impatto, nuovi partner entreranno nell’Alleanza per i Mari d’Europa dopo UNOC3,”

ha affermato Alexandre Iaschine, CEO di Fondation de la Mer.

Dalle azioni locali all’ambizione europea, l’Alleanza dimostra che la cooperazione internazionale può generare soluzioni concrete e scientificamente fondate per il mare — e MEDSEA è orgogliosa di essere in prima linea in questa trasformazione.

Per saperne di più o unirsi all’iniziativa: alliance4seas.org

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